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mercoledì 8 maggio 2013

Minoranza linguistica o handicappati?


Minoranza linguistica o handicappati? 

Si legge nell'articolo sul corriere della Sera del 08/05/2013 che "nel Belpaese, a differenza di quanto
avviene in quasi 50 paesi del mondo (fra cui l’Iran), la lingua dei segni italiana non è ancora riconosciuta ufficialmente."
Meno male.
E' uno dei casi in cui il BelPaese è più avanti degli altri Paesi in cui vige il riconoscimento della LIS. (fra parentesi mi piacerebbe sapere lo stato dell'arte dell'integrazione delle persone sorde in questi paesi...mi risulta che nella grande maggioranza dei casi esistano gli istituti speciali, che con grande vanto noi abbiamo abolito quarant'anni fa...dobbiamo proprio tornare indietro?In nome di cosa?).
Già nel 1880, con il Congresso di Milano, pur senza averne gli strumenti né tecnologici né educativi, avevamo raggiunto il punto di comprensione di oggi: che la LIS non è una lingua.
La LIS è un pretesto per rimettere in piedi un "gioco" rivestito di perbenismo che consente un giro di soldi stimato intorno al mezzo miliardo di euro l'anno. 500 milioni di euro l'anno. e fin qui...vabbeh...servissero realmente a persone svantaggiate sarebbero spesi bene.
In realtà oltre a spendere questi soldi per farne beneficiare gli interpreti e gli assistenti (fondamentalmente udenti!), si arriverebbe a diminuire le risorse per far parlare i bambini che nascono sordi. Si ricreerebbero i presupposti per tornare ai sordomuti. Bella roba.

I numeri parlano chiaro.
La sordità che veramente comporta problemi per imparare a parlare è quella profonda preverbale bilaterale, che in Italia colpisce 24.000 persone, una delle quali è la sottoscritta.

Di queste 24.000 persone circa 23.900 sono figlie di persone udenti che non conoscono la LIS.
Di queste 24.000 persone la stragrande maggioranza parla e non conosce la LIS.

Nessuno vieta alle persone che vogliono di usare la LIS: è ampiamente tutelata dalla Lg.104/92 e dalla Lg 17/99.
Comunque un'altra cosa che proprio non mi torna... si può essere handicappati a giorni alterni?
Da una parte una grande battaglia per essere una comunità, un popolo, una lingua. Dall'altra però si vuole e si pretende indennità di comunicazione, invalidità civile, agevolazioni fiscali...
Non mi sembra una grande coerenza.

PS la LIS è bella per chi sa parlare. E' un inferno per chi conosce solo quella.

2 commenti:

  1. brava vale bell articolo!! se da bambina avessero deciso di insegnarti la lingua dei segni invece dell italiano oggi che articolo avresti scritto??

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