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mercoledì 5 giugno 2013

A abbassarsi troppo...

Questo post forse esula un po' dal contesto del blog.
Forse sì, oddio forse no.
La presa in giro della par condicio
Ad ogni modo.
Per conto della FIADDA TOSCANA una volta al mese presto servizio presso uno sportello URP dedicato all'ipoacusia.
Lo sportello è gestito, per par condicio, termine che comincia a starmi veramente sulle scatole in quanto presa in giro davvero colossale, foglia di fico linguistica, lavata di denti clamorosa, vabbeh dicevo, lo sportello è gestito per par condicio sia dalla FIADDA che dall'ENS e siamo sempre due operatori.
Chiaramente l'operatore dell'ENS è un qualificato interprete LIS.
Faccio notare che, presenti come testimoni gli altri operatori dell'URP, mi sono sempre arrangiata benissimo anche in assenza dell'interprete LIS, pur non conoscendo la LIS.
Il massimo è stato stamattina quando è venuta una persona della Bielorussia, sì perché allo sportello URP vengono soprattutto gli stranieri, e alla fine ho dovuto io spiegare all'interprete LIS cosa intendeva fare questa persona.
Con 5 parole si dicono molti più concetti che con 50 segni.
E soprattutto avrei voluto tanto avere una telecamera per riprendere l'interprete che parlava (sì parlava) a frasi intere senza voce naturalmente e metteva un segno ogni tanto. Ma ci prendiamo in giro?
Ma io vorrei dire a tutti quelli che difendono la LIS a spada tratta: vergognati. Soprattutto se sono udenti. Vergognatevi, predicare qualcosa che chiude la mente, che ghettizza un altro essere umano e lo condanna al silenzio e all'ignoranza, vergognatevi.
Va bene. Ma la cosa davvero sorprendente è stato il succo del dialogo.
In sostanza questa persona voleva la residenza nel nostro Comune per poter avere sia l'alloggio comunale, sia l'indennità di accompagnamento, sia il sussidio di non so che, sia il permesso per il proprio figlio appena nato per poter espatriare e tornare dall'altro figlio in Bielorussia (ben accudito, scolarizzato, coccolato, ecc).
Per poter avere queste cose si è mobilitata la ragazza dell'URP (bravissima, competentissima e gentilissima), sia altri operatori sociali, insomma si saranno mobilitate almeno 5 persone, più noi volontari. Addirittura siccome forse tecnicamente questa persona non aveva diritto all'alloggio comunale, si sono cercati degli escamotage per farglielo avere. Non sto scherzando.
Alla fine dei salmi è saltato fuori che questa persona aveva in mente di tornare in Bielorussia perché in Italia non c'è lavoro (detto con una bella espressione in faccia "Italia schifo", mio Dio, Italia Schifo me la ricorderò sempre), però vuole anche la residenza in Italia per prendere i sussidi, gli accompagnamenti ecc ecc. Italia schifo eh?
Poi magari viene allo sportello un italiano ridotto alla fame che non si può permettere l'apparecchio acustico e non glielo possiamo dare, che vorrebbe l'indennità di non so che e non gliela possiamo dare, perché magari ha una casa di proprietà mezza diroccata che ovviamente fa reddito, eh. Non sa come mantenerla, non sa come campare la famiglia, ma gli fa reddito. A me mi dovete spiegare che reddito fanno le 4 mura in cui si abita.
Ma insomma, fate voi.
Ma mi sa tanto che a Prato hanno davvero ragione quelli che dicono che a abbassarsi troppo si scopre il culo.
Eh!

1 commento:

  1. Penso che si sia presentata al tuo sportello URP semplicemente una furbetta, originaria di un paese diverso dal nostro, ma quanti furbetti Italiani si presentano tutti i giorni allo sportello o la loro è una furbizia accettabile?, la disonestà non ha colore come non l'ha l'onestà, stiamo attenti prima di far di tutta l'erba un fascio, dici pure che la più grande furba era proprio al tuo fianco e gesticolava, era anche lei straniera o era di Prato? o sarà forse anche questo un PREGIUDIZIO.Buon Lavoro Valentina sono certa conoscendo la tua buona fede che questa tua opinione sia dovuta al sovraccarico di Impegni

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