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giovedì 6 giugno 2013

Due è meglio di uno?

Una delle motivazioni addotte per il riconoscimento della lingua dei segni è che, come se fossimo al mercato, due è meglio di uno.
Due lingue sono meglio di una.
2 lingue sono meglio di una?
Sì certo.
Come no.
Non si portino come esempio vincente, come spesso viene fatto, bambini che non sono nati sordi, oppure bambini che non hanno una sordità profonda, oppure addirittura bambini udenti figli di sordi... (sic!)
Ragazzi non prendiamoci in giro!
I bambini su menzionati non hanno nessun problema di lingua.
Prendiamo invece i bambini sordi veri, che sono gli unici che veramente ci vanno di mezzo con questa lobby della LIS.
Facciamo un confronto, prendiamo Prato.
Come si sa, c'è un'enorme comunità cinese. Benissimo, qui abbiamo bambini sordi veri esposti a due lingue vere, italiano e cinese. Andate a vedere se parlano.
Sono bambini i cui genitori parlano una lingua e il resto della comunità (sanità, scuola, sociale, cioè logopedista, maestra, professoressa, dottore, ecc...) ne parla un'altra. Ecco, in questa situazione bilingue naturale i bambini sordi hanno delle grandi difficoltà ad imparare a parlare.
Figuriamoci in una situazione artificiale (ditemi chi cavolo conosce questo linguaggio mimico gestuale? La maggior parte dei genitori dei bambini sordi è udente) con una delle due lingue che non è manco una lingua ma un linguaggio mimico.
Penso che un po' di onestà intellettuale sarebbe doverosa.

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